Nella pagina che si apre cliccando qui sono catalogati migliaia di volti di attori legati direttamente o marginalmente al cinema italiano, ognuno con nome e filmografia (davinottica e non). La pagina (e conseguentemente le schede dei film) sono costantemente aggiornate con nuove introduzioni.
Frank Bono, un sicario solitario e ostile, si appresta a far fuori un boss mafioso in una New York che sta per festeggiare il Natale, ma il suo freddo progetto calcolato e previsto nei particolari vacilla quando incontra una vecchia amica che gli scatena l'aspirazione a un diverso modo di vivere. Un film che punta tutto sul sovrapporsi delle contorsioni e dei ricordi del misantropo protagonista, al grigiore di una metropoli nebbiosa e senza gioia che accentua il disagio di una personalità spigolosa e incompiuta, interpretata con convinzione da Baron per un film forte ed essenziale.
La qualità di riprese e regia di Lee non si discute, così come la sua abilità nella direzione degli attori (soprattutto Spider, in altre occasioni molto più anonimo). Il fatto è che le sue storie fondate su forti contrapposizioni razziali cominciano ad apparire un po' ripetitive, anche se la trama per certi tratti rimane interessante. Ma l'afflato ideologico e la necessità di adeguarvi la narrazione finisce per rendere alcuni personaggi poco credibili. Decisamente fuori luogo il finale con le immagini della tragedia di Charlottesville sulla musica di Inside Man.
Ispirandosi chiaramente alle illustrazioni di Doré, i registi confezionano qualcosa di incredibile e meraviglioso al contempo. La ricostruzione dell'inferno di Dante è minuziosa, precisa, angosciante, quasi da togliere il fiato. Sembra quasi talvolta di osservare delle tavole animate del grande artista francese. Nell'edizione restaurata dalla cineteca di Bologna il film è impreziosito dalla voce fuori campo che, oltre al leggere le didascalie, integra la visione con note storiche.
Certamente ben fatto e abbastanza riuscito, in primis per una discreta regia e una confezione di buon livello. La sceneggiatura sa mescolare bene politica, avventura e un po' di horror-fantasy, senza però regalare particolari sorprese o considerazioni particolari allo spettatore. La durata è quella giusta: un centinaio di minuti che scorrono via veloci senza intoppi ma senza nemmeno scene che si stagliano particolarmente nella memoria.
Maniaco dei complotti diventa bersaglio delle agenzie segrete americane. Come al solito i film diretti da Richard Donner, oltre a intrattenere, hanno una buona dose di adrenalina e questo evidentemente non fa eccezione. In più c'è un Mel Gibson davvero bravo (si apprezza però di più in versione originale). Finale piuttosto scontato. Discreta la colonna sonora.
Film muto accompagnato da un tappeto sonoro dalle belle musiche di Pasquale Perris, vede una splendida Dietrich nel ruolo di una arpia divorziata, cattivissima e opportunista, maliarda e magnetica come solo lei poteva sullo schermo, contesa da due uomini e vittima della sua stessa avidità. Si tratta solo di una semplice commedia romantica, ma gli occhi della diva valgono tutta la visione, anche perché il finale moralista è irritante figlio del suo tempo. Si fa il tifo fin da subito per la dark lady, piuttosto che per il "povero" conte/cameriere in incognito. Piccolo gioiellino.
Da sempre una grande passione del Davinotti, il tenente Colombo ha storicamente avuto sul sito uno spazio fondamentale. Ogni puntata uscita ha un suo singolo commento da parte di Marcel MJ Davinotti jr. e di molti altri fan, ma per Colombo è stata creata fin dagli albori del Davinotti una homepage personale che raccoglie non solo i commenti ma anche informazioni e curiosità su uno dei più grandi personaggi televisivi mai apparsi. ENTRA
L'ISPETTORE DERRICK
L'unico altro telefilm che col tempo ha raggiunto un'importanza paragonabile a Colombo (con le dovute differenze) sul Davinotti è “L'ispettore Derrick”. Anche qui ogni singolo episodio della serie (e sono 281!) è stato commentato, da Zender prima e da molti altri fan poi, ma con un approccio più sdrammatizzante, in ricercato contrasto con la compostezza del telefilm. Il link porta a una pagina collegata anche agli approfondimenti in tema. ENTRA